Prospero Gianferrari

Rovereto, 29 Marzo 1898
Rio de Janeiro, 7 Gennaio 1953

Nato in una Rovereto ancora appartenente al Regno d’Austria, fu allontanato dal liceo per irredentismo; si arruolerà volontario nel 1915 negli Arditi Alpini. Ferito gravemente e catturato dagli austriaci, finita la I Guerra Mondiale, invalido e pluridecorato, termina gli studi all’Università di Padova e si laurea nel 1922 in Ingegneria Idraulica con una tesi sulla costruzione di una centrale idroelettrica. Si dedica alla ricostruzione della bassa Valsugana e conquista posizioni nell’Amministrazione Trentina fino ad essere eletto Deputato al Parlamento italiano dal 1924 al 1929. Una rapida ascesa nel PNF, famoso il duello alla spada del 10 aprile 1926 con l’onorevole Edoardo Torre, nello stesso anno divenne Podestà di Trento. Nel 1927 fondò le Avio Linee Italiane, prima compagnia area di bandiera. Il 19 marzo 1929 viene nominato Direttore Generale dell’Alfa Romeo. Seguirà direttamente il reparto corse sui campi di gara, rinnoverà il reparto Carrozzeria interno per proporre alla clientela anche vetture complete. Grazie alle conoscenze politiche saprà dare forte visibilità all’Alfa. L’amicizia personale con l’ingegner Gianni Caproni conte di Taliedo (Aeroplani Caproni s.a.) e con Italo Balbo (Ministro dell’Aeronautica) farà nascere nel 1931 il Caproni-Alfa Romeo 1750, un aereo leggero destinato al grande pubblico. Nello stesso anno la nomina a presidente del Gruppo Costruttori Aeronautici Italiani.

All’inizio degli anni Trenta, nonostante la forte spinta nazionalistica e autarchica del Governo, spinge l’Alfa verso una profonda internazionalizzazione, intravedendone con grande lungimiranza il fattore di crescita e puntando su corse, mercati e grandi commesse. Grazie alle competizioni crea una rete di vendita in Francia, affidata a Luigi Chinetti, in Inghilterra, sfruttando gli ex soci inglesi Darraq e in Belgio. La rete italiana rimane, invece, troppo elitaria. Riorganizza la produzione e la diversifica, separando finalmente il reparto auto da quello aeronautico, impianta nuove sale prove e inaugura il nuovo settore dei mezzi pesanti. Nel 1933 scade il contratto di Direttore in Alfa e sul finire dell’anno Gianferrari prende le redini dell’Isotta Fraschini; ne diviene Direttore Generale Tecnico e Commerciale. Come già in Alfa, la situazione economica non è rosea, ma riesce in pochi anni ad ampliare gli stabilimenti e la forza lavoro, facendo dell’Isotta il maggior produttore di motori aeronautici. Grazie alla sua lungimiranza e abilità diplomatica, il 22 novembre 1939 impianta, per conto del Governo italiano per il Ministro per gli Scambi e le Valute Raffaello Riccardi, un ufficio nel centro di Londra per definire accordi commerciali tra le due nazioni.

Nel 1940, con lo scoppio della guerra, l’Isotta Fraschini come l’Alfa e altre aziende sono impianti fondamentali per lo sforzo bellico; bombardati duramente stenteranno a ripartire al termine delle ostilità. Nonostante il suo impegno avesse messo in salvo azienda e maestranze e pur essendo ampiamente assolto da commissioni e tribunali non certo imparziali, subì un processo di “epurazione” e fu licenziato in tronco. Prospero Gianferrari lascia l’Italia e raggiunge Stoccolma, dove il 9 settembre 1944 aveva sposato Evy Hillevi Svedbergh e diviene il Direttore della Svedgrup Trad. & C. L’Italia è sempre nel suo cuore e per salvare l’Isotta Fraschini, in riconversione a produzione civile, intuisce che l’unica soluzione è trovare commesse all’estero. E in Svezia ottiene un ordine di ben 30.000 auto popolari! Puerili gelosie e incredibili miopie manageriali, purtroppo impediscono all’Isotta di accettare la commessa.

Poco dopo un anno, Gianferrari aprì un ufficio commerciale per la Svedgrup a Rio de Janeiro e in breve divenne consulente del Consiglio dei Ministri brasiliano. Il Governo brasiliano voleva trasformare l’azienda di stato Fabbrica Nacional de Motores (F.N.M.) utilizzando metodi di produzione e collaudati prodotti stranieri. Nonostante la cocente delusione della precedente esperienza e il mandato internazionale ricevuto dal governo brasiliano, Prospero non dimentica l’Italia e coinvolge ancora una volta l’Isotta Fraschini. Investe persino fondi personali per battere altre ottime offerte e sigla così il 14 gennaio 1949 l’accordo tra Isotta e F.N.M. per una commessa di oltre 2.000 telai dell’apprezzatissimo autocarro D80 e 1.000 propulsori agricoli; l’Isotta Fraschini sarebbe così salva! All’insaputa di Gianferrari, però, la situazione politica in Italia cambia e la “golosa” commessa innesca intrecci politici e interessi personali che sanciscono il 24 settembre 1949 la messa in liquidazione dell’Isotta e il trasferimento dell’ordine, peraltro col forte rischio di perderlo, all’Alfa Romeo. La battaglia legale vile, dura ed estenuante, il dispendio di energie e risorse, uniti all’amara delusione per l’accaduto, saranno elementi “determinanti” per la morte di Prospero Gianferrari avvenuta per infarto il 7 gennaio 1953 a Rio de Janeiro. I funerali furono celebrati a Trento e ad accogliere la salma c’era una folla commossa e plaudente.

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